Franciacorta :Identità e Territorio

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La presentazione della Guida Slow Wine 2020 in terra di Franciacorta ha saputo rivelare tutto il valore di un territorio in continua ascesa .E adesso non ci resta che brindare ! 
 
Sfogliando la nuova guida ,davanti ad un calice speciale ,seduti tra i meravigliosi salotti illuminati del Franciacorta Golf Club ci si domanda di cosa è fatto un territorio e cosa lo caratterizza. La risposta è tutta nei sorrisi delle persone ,nella grande capacità degli uomini e delle donne ,produttori e produttrici ,di portarlo nelle bottiglie che sfavillano sulle nostre tavole delle feste .Negli ultimi anni la Franciacorta è cresciuta notevolmente.Sono  aumentate la qualità dei vini e delle attrezzature ; i vini più eleganti e più leggeri ,in pulizia e freschezza, e la diversità delle uve riescono a valorizzare l’ intensità e il valore di un territorio dal punto di vista dell’ accoglienza turistica a tutto tondo ,un’ accoglienza che sa comprendere anche l’ arte, la tradizione e la storia .I relatori Silvano Brescianini ,Presidente del Consorzio Tutela Franciacorta ,Stefano Capelli ,Enologo di Cà fel Bosco, e Gianluigi Nembrini di Corte Fusia ,insieme con i coordinatori della Guida Slow Wine per la Franciacorta Paolo Nozza e Andrea Pegoiani ,ci hanno illustrato la storia, anche se breve, e le potenzialità di un territorio che sa stupirci sempre di più anche nei suoi risvolti culturali e che sa sorprenderci ogni anno .E poi c’ è il rapporto con la terra ,essenziale per focalizzare il binomio tra vino e identità: il segreto del successo di questo brand sta proprio nella capacità di sapersi riavvicinarsi con entusiasmo alla terra e riconsiderare il legame profondo con essa .La Franciacorta ha il dono di un suolo straordinario e dalla terra ,si sa ,si possono ottenere grandi cose .Le tre parole chiave che uniscono piccoli e grandi produttori sono sempre le stesse :storia ,passione e territorio.
 
Esse ci raccontano di un sogno portato avanti con coraggio ed entusiasmo e sempre con nuove aspettative .”Possedere la terra “ è stato il motivo conduttore della serata :è comunque sempre la mano dell’ uomo che decide ,proprio come per chi suona il violino .Le parole e le mani del contadino si ritrovano poi nel bicchiere e ...poi non ci resta che “bere col naso “per riscoprire tutta l’ eleganza ,la finezza e la fragranza delle nostre amate bollicine .Possedere la terra per usarla in modo consapevole e per tramandarla poi a nostri figli :l’ identità italiana è fatta anche di persone ,di sapienza, di carattere abitudinario, di emozioni .Una comunità virtuosa “bella” si sviluppa proprio nello scambio tra l’ uomo e l’ ambiente come ci insegnano le nuove scienze. L’ origine morenica dei territori della Franciacorta dona ai terreni una straordinaria ricchezza minerale che ,unita all’ eterogeneità dei suoli ,costituisce l’ elemento distintivo di una viticoltura di qualità. Il terreno morenico profondo conferisce ai vini densità e struttura che poi ritroviamo nel bicchiere .Le vigne abbelliscono il territorio :lavorare la vigna non è solo un’ attività terriera ma anche un grande lavoro certosino in cui l’ uomo ha un valore centrale in un rapporto di amore e di accordi .Così anche di fronte all’ assaggio il nostro approccio non potrà che essere umanistico e adesso non ci resta che brindare al nuovo anno !                                                              
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