Festeggiare mangiando locale

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Le nostre tavole possono “sapere” di territorio ?Slow Food della Condotta Bassa Bergamasca, di cui sono socia da tempo, ha scelto di festeggiare il Terra Madre Day in una piccola trattoria di Calvenzano ,riaperta da poco con un messaggio ben preciso :utilizzare e valorizzare i prodotti del nostro territorio dalle verdure ai salumi ,dai formaggi al pane fino ad arrivare al protagonista per eccellenza ,il nostro caro amato Melone Retato di Calvenzano, piccolo ma per noi orgoglioso Presidio Slow Food . 
 
Territorio ,territorio ,territorio ...è una parola nominata spesso negli articoli .Bello è pensarla viva e concreta sui tavoli di una piccola trattoria al centro di un paesino della Bassa, Calvenzano ,che con grande coraggio ed entusiasmo vuole far rivivere i prodotti della terra e le nostre piccole eccellenze .Entrando sembra di essere a casa ,in un’ atmosfera semplice ma accogliente, tavoli e sedie sono quelli di sale e salotti ,tutti diversi ,e così ,sedendosi, sembra di essere in un posto speciale .E forse è proprio questo il segreto :partire dalle proprie materie prime e presentarle nei piatti come se fosse un percorso naturale ,trasformandole al punto giusto .Diversi i piccoli produttori presenti .I vini che hanno accompagnato la serata sono anch’ essi di un produttore bergamasco particolarmente attento ai propri vitigni autoctoni che ci ha descritto in modo preciso e appassionato .Carlo Pecis sta portando avanti l’ antica tradizione di famiglia puntando sulla conduzione agronomica dei vigneti :viene così limitata la produzione per ettaro ma con con migliori caratteristiche seguendo la filosofia che la qualità di un vino trae le sue origini in campo .L’ antipasto ha aperto la scena con l’ immancabile salame e con il lardo dell’ azienda Montizzolo di Caravaggio insieme ad un piccolo strudel con pancetta ,porri e robiola .
 
Nel calice i riflessi dorati e il giallo paglierino del Bergamasco Bianco IGP” Solemne “che ci ha colpito per i suoi profumi di frutta matura leggermente speziata e le sue note di vaniglia :un incontro soave tra Chardonnay, Pinot Bianco e Moscato Giallo .Il primo ,un risotto con radicchio e un Taleggio Riserva della Latteria Sociale di Calvenzano ,ha saputo sprigionare tutta la consistenza cremosa di un formaggio caratteristico della nostra pianura molto amato accompagnato felicemente da un bicchiere di “Imberghem”, il curioso vitigno Franconia in dialetto bergamasco ,dal colore rosso rubino ,con sentori di ciliegia e amarena e una buona ricchezza di tannino.Un tipico Valcalepio Rosso Riserva ,”Rosso della Pezia” ha seguito invece il piatto di carne proposto dallo chef  :tournedos di maiale dell’ osteria con le famose storiche patate di Martinengo. La parte finale della cena è stata deliziata da un tributo a due caseifici locali ,la Via Lattea e Taddei ,che hanno presentato alcune  loro eccellenze tra cui il plurinominato “Blutunt  “da abbinare alla Composta al Melone Retato di Calvenzano ,uno degli esempi di come poter utilizzare questo piccolo presidio nelle realizzazioni culinarie.Da non dimenticare il pane preparato con cura e con farine macinate a pietra dell’ Antico Forno di Tilde e del Panificio Storico Ferrandi .
 
Il dolce ,che non può mai mancare ,ha sposato il Panettone Artigianale di Baffi con una crema tradizionale al mascarpone (naturalmente locale )con due assaggi :il Moscato Naturale del Piemonte dell’ Azienda Bera e il Liquore al Melone Retato di Calvenzano ,con la novità assoluta della Riserva Oro presentato dalla Cooperativa Agricola di Calvenzano che in questi ultimi tempi sta crescendo notevolmente e si sta facendo conoscere .Sulla nostra tavola quindi lo Chef Emiliano Sesti ci ha proposto degli esempi semplici ma validi per assaporare il nostro territorio nei suoi profumi ancestrali in un’ atmosfera calda e famigliare puntando sulla qualità nella scelta delle materie prime e nel rispetto della tradizione. Oserei dire un elogio alla genuinità delle materie prime che sarà solo l’ inizio di un lungo percorso di conoscenza della nostra terra nei suoi sapori e nei suoi ricettari trasmessi di generazione in generazione con la consapevolezza che il passato può donare tanto al futuro .                                                            
 
Antica Osteria Tricù                                                    
Piazza Paglia 8 -Calvenzano                                  
 Tel 0363- 335480                                                  
 
Condotta Slow Food Bassa Bergamasca               
 
 
 
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Tags: Ristoranti e trattorie


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